Questa settimana
GRANDE AUTUNNOALL'ALPHAVILLE La ripresa autunnale della programmazione filmica all’Alphaville riserva interessanti novità. Per evitare ogni malinconia dell’estate appena finita, cominceremo con tre film della “Stand up comedy”: il primo è “Lenny”, di B. Fosse, del 1974, in versione originale, con sottotitoli italiani, che ci permetterà di assistere ad una favolosa rappresentazione artistica di Dustin Hoffman; seguirà un film oggi diventato “cult”, “Joker”, di T. Phillips, del 2019, con una notevole “performance” di Joaquin Phoenix; per finire con il film più iconico, entrato ormai nella Storia del cinema, “Re per una notte”, di Martin Scorsese, del 1983, con i magici Robert De Niro e Jerry Lewis, i cui i ruoli attesi dai personaggi, cioè ruolo serio per De Niro e ruolo comico per Lewis, vengono scambiati, provocando situazioni inimmaginabili. Nel secondo “week-end” ci immergeremo in una tematica, oggi attualissima, inerente il rapporto tra famiglia e follia, proiettando tre film fondamentali: il primo, “Improvvisamente l’estate scorsa”, un capolavoro di J.L. Mankiewicz, del 1958; il secondo, “Shining”, del grande Autore S. Kubrick, del 1980; il terzo, “I pugni in tasca”, opera prima del nostro M. Bellocchio, del 1965.Il terzo fine settimana sarà dedicato a figure storiche del mondo dello spettacolo “tout court”, cioè gli attori Terence Stamp, che ci ha lasciato da poco, il maestro della moda Giorgio Armani, e la grande attrice Ingrid Bergman, nella fase più matura della sua carriera, di cui quest’anno ricorre l’anniversario della nascita, con i rispettivi film: “Il collezionista”, di W. Wyler, raro da vedere; “American Gigolo”, di P. Sharader, del 1980, che indirettamente con gli “abiti” del protagonista ci permetterà di ricordare il nostro maestro di moda; infine, “Fiore di cactus”, di G. Saks, 1969, che ci mostrerà una inedita “performance” della diva Bergman. Alla fine del mese entreremo nel labirinto autoriale del nostro Cineclub, in cui ci sono sorprese sempre piacevoli da rivedere. In questo caso abbiamo scelto tre film che restano nella mente di chi li osserva, rappresentando Autori e temi variegati, ma rilevanti, connessi alla Natura, alla Psiche umana, alla Libertà espressiva, e precisamente: “Dersu Uzala”, del Maestro assoluto di cinema A. Kurosawa, del 1975; “Obsession – Complesso di colpa”, dell’immaginifico B. De Palma, del 1976; “The Rocky Orror Picture Show”, di J. Sharman, del 1975, “cult” fuori dagli schemi dei costumi sociali, ancora oggi in diverse sale cinematografiche mondiali.Un mese, quindi, aperto a visioni sempre qualitativamente elevate che, si spera, potranno soddisfare i palati più fini degli spettatori che decideranno di venirci a trovare al Cineclub.VIVA IL BEL CINEMA!
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